Sono molto varie le forme di aftosi: la stomatite aftosa sembra interessare circa il 30% della popolazione dai 10 ai 40 anni di vita. Queste piccole ulcere della bocca insorgono rapidamente con una sensazione di bruciore che ben presto si trasforma in dolore scatenato dal contatto con il cibo e bevande. In caso di interessamento del palato e/o della gola può subentrare anche una difficoltà alla deglutizione e dolore nel parlare.

Tre forme di aftosi

Sembrano esistere tre forme di aftosi della bocca:

  • Le afte cosiddette minori. Queste rappresentano le forme più frequenti e sono singole oppure multiple e hanno un diametro di pochi millimetri Queste ulcere hanno margini rotondi rossastri e ben definiti e appaiono perlopiù di colore giallastro. Insorgono prevalentemente a carico delle labbra, gengive e del pavimento orale. Durano 7-10 giorni e possono ripresentarsi ad intervalli di 1-6 mesi.
  • Le ulcere aftose maggiori. Esse appaiono durante l’infanzia o l’adolescenza e sono normalmente più grandi (1-3 cm.), più profonde e persistenti durando sino anche a 4 settimane e spesso lasciano delle piccole cicatrici nelle zone colpite. Queste lesioni possono essere molto dolorose e causare grave disagio.
  • Le ulcere erpetiformi . Queste ultime sono più rare, privilegiano l’età adulta femminile con notevole tendenza alla recidiva. Esse compaiono raggruppate (da 2 a 100), piccole e di aspetto papulare, con una tendenza alla coalescenza e a lasciare cicatrici.

Eziologia
Le cause dell’insorgenza delle afte non sono del tutto note, nonostante negli ultimi anni siano state avanzate molte ipotesi causali. E’ opinione comune che fattori immunitari potrebbero essere in grado, in individui geneticamente suscettibili, di scatenare periodicamente questa malattia.
Alcuni agenti microbici sono stati chiamati in causa come potenziali responsabili delle afte orali, come gli Streptococchi ma gli studi successivi non hanno confermato il loro ruolo.
Anche i virus dell’ Herpes e della Varicella sono stati chiamati in causa ma il loro ruolo potenziale necessita di ulteriori chiarimenti.

Si parla pertanto di fattori predisponenti:

  • Fattori genetici
  • Piccoli traumi locali
  • Deficit di vitamina B e di ferro
  • Stress fisici e mentali
  • Fattori ormonali ( ciclo)
  • Fumo di sigarette
  • Utilizzo di farmaci antinfiammatori e antipertensivi
  • Agenti microbici
  • Allergie alimentari

Le afte orali accompagnano numerose malattie più o meno note quali la celiachia, l’artrite, i disturbi gastrintestinali, l’HIV e i deficit del sistema immunitario in generale.

Terapia
Il trattamento delle afte del cavo orale dipende dal numero delle lesioni, dalle loro dimensioni, dalla loro durata e, in particolare, dalla frequenza delle recidive.
Nei casi di ulcere aftose che costituiscono l’espressione di una malattia sistemica, il trattamento deve essere orientato, in primo luogo, alla malattia di base.  Negli altri casi la terapia si avvale dell’utilizzo di collutori alla clorexidina, dall’utilizzo locale di cortisonici in soluzione e di acido ialuronico associato a soluzioni gelatinose protettive.

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