L’Otite Media Acuta (OMA) è una patologia molto frequente nell’età pediatrica.

Circa il 70% dei bimbi entro i primi 4 anni di vita ha la possibilità di soffrire di almeno un episodio di otite. Il bimbo piccolo affetto da una otite media acuta piange, rifiuta l’alimentazione al seno, è irritabile e può avere febbre. Il bambino più grande riferisce dolore all’orecchio, spesso è raffreddato, può avere la febbre e può riferire di non sentire bene dall’orecchio colpito dall’OMA.

Che cosa è l’Otite Media Acuta – OMA

L’Otite Media Acuta è, quasi sempre, la complicanza batterica o virale di un banale raffreddore o di una semplice faringite, patologie estremamente comuni nei primi anni di vita. È caratterizzata da una infiammazione dell’orecchio medio del bambino, cioè di quella porzione del sistema uditivo posta al centro (orecchio medio) fra l’orecchio esterno e l’orecchio interno o labirinto.

La difficoltà del bambino piccolo di soffiare il naso favorisce il ristagno di muchi e la loro aspirazione nell’orecchio attraverso un tubicino che si chiama Tuba di Eustachio. Questa condizione è definita otite media essudativa o sierosa (per capirci, “il catarro nelle orecchie“) ed è una caratteristica abbastanza comune nei bambini con muco nasale persistente o da ipertrofia delle adenoidi.
La presenza di un liquido nell’orecchio del bimbo non è da considerarsi di per sé una malattia. Questa condizione può però associarsi a due condizioni importanti: la possibilità di sviluppare una otite media acuta e il rischio che la persistenza del fluido nell’orecchio possa portare ad una lieve riduzione delle capacità uditive del bambino.
È importante sottolineare che l’otite media acuta non è causata dal freddo, dal vento, dalla piscina o dall’acqua che possano entrare nell’orecchio esterno. Precauzioni come cappellini, sciarpe, tappi per evitare che l’acqua o il freddo entrino nell’orecchio, non servono a prevenire l’otite media.

La terapia

La cura degli episodi di Otite Media Acuta si basa:

  1. sulla risoluzione del dolore mediante antidolorifici per via orale (paracetamolo o ibuprofene);
  2. sulla risoluzione del raffreddore mediante lavaggi nasali con soluzione fisiologica ed eventuale utilizzo di blandi decongestionanti nasali naturali o farmacologici;
  3. sulla cura dell’infezione batterica attraverso l’utilizzo della terapia antibiotica.