Il raffreddore (anche rinite acuta catarrale o, più semplicemente, rinite acuta) è una sindrome causata da un virus, generalmente un rhinovirus, un coronavirus, un virus parainfluenzale oppure un virus respiratorio sinciziale. È una malattia caratterizzata da un alto grado di contagiosità e può essere diffusa sia da soggetti malati che da portatori sani. Il raffreddore provoca uno stato infiammatorio a livello della mucosa rinofaringea.

Il contagio della malattia avviene comunemente per via diretta (goccioline di saliva, starnuti, tosse ecc.), ma anche per via indiretta dal momento che i virus che provocano il raffreddore resistono alcune ore nell’ambiente esterno. La malattia raggiunge il livello massimo di contagiosità nei primi due o tre giorni dopodiché le probabilità di diffusione tendono a diminuire.
Il rischio di contrarre la malattia è più elevato in quei soggetti in cui, per questioni costituzionali o per altri motivi (stati di debilitazione, altre malattie in corso ecc.), le difese immunitarie sono più basse. Particolarmente esposti al contagio sono i bambini, in particolar modo quelli che frequentano ambienti numerosi (scuole materne, asili e altri istituti scolastici); nei bambini, infatti, le difese immunitarie sono meno sviluppate rispetto a quelle di una persona adulta.

Il raffreddore è una patologie delle stagioni fredde, ma può essere favorito anche da altre circostanze come, per esempio, l’aria condizionata o le correnti d’aria in quanto gli agenti responsabili della malattia trovano il loro ambiente ideale di sviluppo a temperature comprese comprese fra i 5 e i 16 °C.

Il raffreddore può essere causa di complicazioni quali sinusite e otite media (soprattutto in bambini molto piccoli), faringite e tracheite. In rari casi, nei lattanti, l’ingestione di muco nasale può provocare una gastroenterite.

Il periodo di incubazione della malattia varia dalle 4 alle 72 ore circa. L’esordio è generalmente brusco, con prurito a naso e gola accompagnati da starnuti. La sintomatologia è molto comune e facilmente riconoscibile.

Si hanno generalmente naso chiuso, secrezioni nasali, mal di testa, molto raramente si riscontrano febbre e tosse. Le secrezioni nasali sono inizialmente acquose, ma con il passare dei giorni diventano purulente. Per quanto il raffreddore non sia in sé una grave patologia, la sintomatologia può essere estremamente fastidiosa e può causare un notevole peggioramento della qualità della vita. Il naso chiuso costringe il soggetto a respirare con la bocca, affaticando l’apparato respiratorio, inoltre la qualità del sonno (senza considerare il russare) peggiora notevolmente con tutte le ripercussioni del caso.
La durata del raffreddore varia generalmente dai 5 ai 10 giorni; trascorse le due settimane, se la situazione non si è ancora risolta, è possibile che la sintomatologia sia da attribuire ad altre cause ed è pertanto consigliabile l’effettuazione di alcuni accertamenti; si potrebbe infatti essere in presenza di una sinusite oppure di un’allergia.