Si definisce rinosinusite una flogosi acuta o cronica della mucosa nasale e dei seni paranasali. La più comune causa di rinosinusite è un’infezione virale o batterica. I sintomi più frequenti sono rappresentati da:

  • Rinorrea
  • Iposmia
  • Ostruzione nasale
  • Cefalea
  • Tosse

La classificazione raccomandata

  • Rinosinusite acuta, caratterizzata da sintomi persistenti per più di 10 giorni ma per meno di 30 giorni;
  • Rinosinusite subacuta batterica, caratterizzata da sintomi persistenti per più di 30 giorni ma per meno di 90 giorni;
  • Rinosinusite cronica, caratterizzata da sintomi persistenti per più di 90 giorni (i pazienti presentano sintomi respiratori come tosse, rinorrea od ostruzione nasale e alterazioni dei seni paranasali riscontrabili agli esami strumentali);
  • Rinosinusite acuta ricorrente, definita da almeno tre episodi in 6 mesi o almeno quattro episodi all’anno di rinosinusite acuta, separati l’uno dall’altro da periodi di almeno 10 giorni nei quali il paziente è totalmente asintomatico.

Terapia della rinosinusite acuta

Le forme acute riconoscono quasi sempre una origine virale con una successiva ed eventuale sovrainfeszione batterica. Pertanto la terapia topica nasale con soluzione fisiologica spray e decongestionanti risulta essere la prima scelta in quelle forme con durata inferiore ai dieci giorni.

Nei casi con persistenza dei sintomi clinici, comparsa di febbre e/o di iniziali complicanze orbitarie è utile rivolgersi al proprio medico o allo specialista ORL per un’ eventuale approfondimento diagnostico e una rivalutazione della terapia medica.

La rinosinusite acuta riconosce raramente delle complicanze, esse derivano dalla diretta estensione del processo infettivo alle zone vicine, in particolare all’orbita e alle strutture endocraniche, per continuità o attraverso i vasi sanguigni. Le complicanze sono relativamente più frequenti nel bambino rispetto all’adulto, soprattutto come conseguenza delle peculiarità anatomiche del soggetto dei primi anni di vita, che ha pareti sinusali più sottili, forami vascolari di dimensioni maggiori, ossa più porose e suture delle ossa cranio facciali non saldate. Le complicanze che interessano l’orbita sono, nel complesso, quelle di maggiore frequenza perché costituiscono il 90% circa del totale. In generale, il 3% dei casi di rinosinusite può complicarsi con la comparsa di cellulite orbitaria.