La vertigine parossistica posizionale benigna (VPPB) in assoluto la forma di vertigine più frequente dell’età adulta e avanzata. È scatenata dai cambiamenti rapidi di posizione della testa: il movimento brusco del capo provoca la sensazione che gli oggetti si muovano in maniera intensa (vertigine) e la comparsa di una intensa sintomatologia neurovegetativa (nausea e vomito). Un nuovo movimento nella direzione scatenante può provocare una nuova crisi vertiginosa rotatoria. I movimenti che più spesso sono in grado di scatenare la vertigine avvengono a letto: mettersi od alzarsi dal letto o girarsi nel letto durante il sonno. Tra una crisi vertiginosa e l’altra, si può avere una sensazione di malessere e di instabilità.
Le ipotesi patogenetiche sono legate a due teorie: la teoria della cupololitiasi e la teoria della canalolitiasi,
Secondo la teoria della cupololitiasi gli otoconi (cristalli) della macula dell’utricolo migrerebbero nel canale semicircolare posteriore posizionandosi sulla cupola del canale stesso o di quello laterale (immagine).
Secondo la teoria della canalolitiasi, invece, particelle a densità elevata, di origine otoconiale o di altro tipo, come coaguli, globuli bianchi o altro, disperse nel lume del canale semicircolare (posteriore o laterale), sarebbero libere di muoversi sotto l’azione della forza di gravità andando a posizionarsi nella zona più declive del canale durante ogni movimento del capo.
Le cause di tali disturbi non sono ancora completamente note. Lo spostamento o migrazione sarebbe dovuto a traumi cranici anche minimi, malattie infettive/infiammatorie dell’orecchio, disturbi vascolari dell’orecchio. La malattia generalmente tende a guarire spontaneamente in pochi giorni ma anche in diverse settimane.
La diagnosi di vertigine posizionale si ottiene praticando manovre di scatenamento quali la manovra di Dix-Hallpike che consiste nel far passare il paziente dalla posizione seduta e con testa ruotata di 45° verso il lato in esame, a quella con testa iperestesa fuori dal letto. La manovra di Dix-Hallpike risulta positiva quando il paziente riferisce la comparsa della vertigine e l’esaminatore osserva il nistagmo paradigmatico della VPP del canale semicircolare posteriore. Nelle forme di VPP del canale semicircolare laterale la diagnosi si ottiene invitando il paziente ad assumere la posizione sui fianchi destro e sinistro.
Terapia
Nel corso degli anni molti autori hanno proposto proprie manovre di riposizionamento, alcune anche molto efficaci, ma il concetto basilare rimane sempre quello di provocare una fuoriuscita delle particelle dal canale interessato. La manovra liberatoria di Semont e la manovra di Epley sono entrambe efficaci con risoluzione della sintomatologia posizionale in una o due sedute; la scelta dell’una o dell’altra tecnica dipende soprattutto dalla preferenza del medico e dalle condizioni di mobilità del paziente. Anche per la VPP da CSL la terapia fisica risulta essere quella di maggiore successo, anche se per questa forma la tendenza alla risoluzione rapida e spontanea è ancora maggiore rispetto alla forma da litiasi del CSP. Le tecniche ad oggi disponibili sono la Posizione Liberatoria Coatta (PLC) di Vannucchi, le manovre di “barbecue” di Lempert e Baloh.