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Chirurgia endoscopica funzionale del naso e dei seni paranasali

La valutazione diagnostica delle patologie infiammatorie/infettive e tumorali del naso e dei seni paranasali ha conosciuto notevoli cambiamenti negli ultimi anni grazie all'introduzione di nuovi strumenti tecnologici ottici come gli endoscopi di diversi diametri 2.7 mm e 4 mm ed angolazioni 0°-30°-45° e 70° che consentono di portare l’osservazione direttamente all'interno della fossa nasale, e valutare attentamente tutta l’estensione delle cavità e gli orifizi di comunicazione tra naso e seni paranasali per identificarne accuratamente eventuali alterazioni.

23 Dicembre 201327 Gennaio 2017di
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Rinosinusite

Esistono diverse forme di rinosinusite così di seguito classificate:

rinosinusite acuta, caratterizzata da sintomi persistenti per più di 10 giorni ma per meno di 30 giorni;
rinosinusite subacuta batterica, caratterizzata da sintomi persistenti per più di 30 giorni ma per meno di 90 giorni;
rinosinusite cronica, caratterizzata da sintomi persistenti per più di 90 giorni;
rinosinusite acuta ricorrente, definita da almeno tre episodi in 6 mesi o almeno quattro episodi all’anno di rinosinusite acuta, separati l’uno dall’altro da periodi di almeno 10 giorni nei quali il paziente è totalmente asintomatico.

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Rinosinusite

Si definisce rinosinusite una flogosi acuta o cronica della mucosa nasale e dei seni paranasali. La più comune causa di rinosinusite è un’infezione virale o batterica. I sintomi più frequenti sono rappresentati da: rinorrea, iposmia, ostruzione nasale, cefalea, tosse.

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La citologia nasale

Lo studio della citologia nasale consente di distinguere le forme di rinite-rinosinusite allergica da quelle prevalentemente ad origine infettiva. Può fornire preziose informazioni sulla fisiopatologia della flogosi allergica e valutare il grado di risposta alla terapia medica.