Come avviene che un bambino abbia la voce rauca?
Il bambino con frequenti abbassamenti del tono della voce è un bambino affetto da una disfonia infantile, ovvero un disturbo della qualità della voce che può manifestarsi con una voce rauca (raucedine) o debole.
Le cause più frequenti di disfonia in età pediatrica sono di natura benigna e sono legate al prolungato abuso vocale come il parlare a volume molto alto o l’urlare (surmenage), o dal cattivo utilizzo della voce come quando si ricercano determinati “effetti sonori” durante il gioco (malmenage).
Altre cause di disfonia nel bambino sono da ricercare nella presenza di allergie, nella malattia da reflusso faringo-laringeo, infezioni, o da particolari condizioni emotive e/o psicologiche.
Il bambino disfonico solitamente è iperattivo e utilizza male la propria voce: parla ad un volume elevato, urla anche quando non è richiesto dalla situazione, continua a gridare anche sotto sforzo fisico.
I frequenti abusi vocali comportano ripetuti microtraumi a carico delle corde vocali caratterizzati da gonfiore e congestione. Queste condizioni traumatiche con il passare del tempo, nei bambini predisposti, possono portare alla formazione di piccoli noduli cioè ad un ispessimento fibrotico del profilo delle corde vocali.
Il bambino con voce rauca: come prevenire i disturbi della voce?
È importante che siano gli stessi genitori a fornire un buon modello vocale per i propri figli: se in famiglia si utilizza bene la voce si scongiura il ripresentarsi di recidive.
In casa (ma non solo!) è bene seguire alcune regole di igiene vocale, che prevengono il peggiorare della situazione:
- riposo vocale quando la voce si abbassa o diventa rauca;
- abbassare il volume della voce nelle conversazioni, stando vicini e guardandosi negli occhi;
- abbassare il volume della TV ed ei videogiochi invece che alzare la voce per farsi sentire;
- evitare di chiamarsi a distanza, da una stanza all’altra o dal balcone al giardino;
- evitare di parlare durante uno sforzo fisico (o si corre o si usa la voce) sensibilizzare le insegnanti e le baby sitter affinchè il piccolo paziente sia facilitato nel rispettare queste indicazioni.
Accedi a una consulenza online con il Dott. Beni Canani.
Cosa fare con un bambino con voce rauca?
In linea generale, se la raucedine persiste per più di 10 giorni o se si riscontra un marcato deterioramento della qualità della voce è importante rivolgersi tempestivamente ad uno specialista otorinolaringoiatria che dovrà praticare una fibrolaringoscopia (video).
Questa indagine non è dolorosa, è di breve durata ma necessita di un minimo di collaborazione da parte dei genitori e del piccolo paziente.
Trattamento
I noduli delle corde vocali nel bambino rispondono bene alla terapia logopedica ed il trattamento chirurgico è raramente indicato.
Un obiettivo chiave è ridurre l’affaticamento della voce, che si ottiene con varie strategie volte ad eliminare comportamenti di abuso vocale come urla, sussurri, la tendenza a schiarirsi frequentemente la gola e consigliando il riposo e il recupero della voce dopo una “attività rumorosa”, come giocare a calcio, alternando periodi di gioco tranquillo.
La chirurgia ha un ruolo limitato come nel caso di soggetti che non rispondono dopo un lungo ciclo di terapia vocale. In questa eventualità può essere utile eseguire una microlaringoscopia, che può aiutare ad escludere altre patologie suscettibili di interventi di fonochirurgia.