La riabilitazione vestibolare è una terapia funzionale utilizzata per risolvere i problemi di equilibrio statico e dinamico derivanti da una patologia vertiginosa sia di origine periferica che centrale. Riacquistare un equilibrio, risolvere la disabilità vertiginosa attraverso esercizi di ginnastica vestibolare per favorire l’attività adattativo-compensatoria o inducendo l’abitudine allo stato patologico. Le sue strategie non sono dunque in relazione con il tipo di patologia ma con la situazione funzionale del sistema vestibolare e delle sue componenti. Per questo motivo il tentativo riabilitativo deve essere sempre preceduto da parte del medico da una accurata valutazione della funzione delle varie componenti del SISTEMA EQUILIBRIO.
Di fronte dunque ad una difficoltà di adattamento e compenso alla vertigine, è fondamentale che il medico si dedichi alla ricerca delle cause (patologie centrali, età, muscolo tensione da disfunzione rachidea e/o da disordine cranio mandibolare, psicologiche, etc.).
Si dovrà dunque dedicare alla rimozione delle cause (cosiddetta fase multidisciplinare) in accordo con altri specialisti (fisiatra, odontoiatra e/o gnatologo, psichiatra, oculista). Qualora dovessero persistere delle difficoltà si procederà alla rieducazione non strumentale e strumentale. L’approccio rieducativo nel paziente acuto prevede una mobilizzazione precoce, il non ricorso a farmaci sedativi se non nei primi 2-3 giorni con l’intento di facilitare i processi fisiologici di adattamento. La terapia rieducativa nel paziente cronico-periferico-misto prevede la riorganizzazione dell’adattamento, dal momento che, se il paziente in esame non si “adatta” deve comunque esserci una “patologia” oppure una “incapacità” del SNC ad adattarsi.
Ciò detto, nel selezionare i pazienti e nell’informarli sulle prospettive di miglioramento, occorre tener presente che vari fattori soggettivi possono limitare i risultati di una terapia riabilitativa. Questi ultimi sono:
- età avanzata
- patologia centrale o mista
- lesione vestibolare periferica bilaterale
- concomitanti disturbi visivi
- concomitanti patologie osteo artro muscolari
- ansia
- depressione
- tendenza alla somatizzazione
- fobie
- mancanza di tempo da dedicare agli esercizi
- mancanza di spazi, attrezzature o ambienti idonei
- terapie concomitanti con farmaci sedativi
Tecniche per la rieducazione dell’oculomotilità e dei disturbi dell’equilibrio
A. Tecniche non strumentali
Point de mire
Ricerca della mira dopo rotazione
Vestibular habituation training (V.H.T.)
Tecnica five
B. Tecniche strumentali
Rotazione su una sedia
Stimolazione otticocinetica
Barra per movimenti oculari di inseguimento lento e rifissazione
Rifissazione dopo rotazione
Saccadici memorizzati
Tecniche per la rieducazione della postura e della marcia
A. Tecniche non strumentali
La boite statica
La boite dinamica
La marcia su percorsi memorizzati
La marcia su tappeto morbido
L’autoanalisi propriocettiva
B. Tecniche strumentali
Esercizi con la piattaforma stabilomentrica
Marcia su tapis roulant inclinabile
La stimolazione elettrica dei muscoli cervicali